Una notte al Colosseo

Racconto inedito di Gabriele Nanni.

Illustrazione di Emilio Lecce, tratta da "Cromoroma. 30 vedute da colorare della Città Eterna" ed. Gallucci editore.

 

Quando la notte di quel martedì d’agosto i signori Grigori comparvero lo fecero, come al solito, con largo anticipo.

Scesero giù dal terzo settore molto lentamente su scale scivolose per via dell’acquerugiola.

Il signor Grigori si leccò il dorso della mano e poi lo passò sulla testa e sul viso.

“Levi!” La signora Grigori lo rimproverò.

“Scusa, a volte me ne dimentico. Oh ecco laggiù i Finster, nel secondo settore. Dai acceleriamo!”

Con i Finster facevano sempre a gara di puntualità. All’ultimo raduno vinsero i Grigori grazie ad un balzo felino di Levi che fu subito contestato dai Finster come mossa altamente scorretta.

Si sedettero allo stesso momento sui gradoni in legno davanti all’Ipogeo e ben presto la zona venne interamente occupata. Poi Lorrimer, un signore coi baffetti arricciati all’insù, sussurrò le solite parole: le nubi si aprirono, smise di piovere e il buio attorno fu tale da risaltare l’intera volta celeste. L’ideale per vedere le stelle cadenti con occhi diversi.

L’idillio durò pochissimo, però. Un’inattesa visita guidata in notturna era in arrivo.

Sulle gradinate ci fu uno scoppiettio istantaneo, come tante miccette lanciate alla rinfusa. E al posto dei signori Grigori, dei coniugi Finster, di Lorrimer e degli altri, ecco materializzarsi una trentina di gatti che correvano all’impazzata in ogni direzione.

 “…e come ben sa, caro Ministro – disse la guida - il Colosseo è anche noto come una delle porte dell’Inferno.”

“Che se non sbaglio sono tre, giusto?” Disse tronfio il Ministro.

Da dietro una roccia un tigrato spelacchiato sibilò: - “Sono sette, ignorante…”

 “Ssssttt…!” La moglie di Gregori lo graffiò sul muso. “Vuoi farti sentire?”

“Fffffft…! Piuttosto, hanno portato qualcosa oggi all’ingresso? Umido? Crocchette?”

“Bocconcini di manzo. Urinary, per giunta”.

“Yumm, deliziosi… E così anche oggi saltiamo quella sbobba pustolosa che ci appioppano giù all’Inferno, eh, vecchia carcassa?”

“Oh, vecchia carcassa a chi?”

“Meeeowww!

“Fffffffft..!