Piazza Navona

Racconto inedito di Gisella Laterza.

Illustrazione di Emilio Lecce, tratta da "Cromoroma. 30 vedute da colorare della Città Eterna" ed. Gallucci editore.

 

 

Il primo a notarlo fu un bambino.

«Mamma» disse.

La mamma non lo ascoltava. Era intenta a discutere di una importante faccenda con la zia. E non sentì.

«Papà» disse il bambino.

Il papà non lo ascoltava. Dopo aver detto due parole alla moglie, si stava allontanando da Piazza Navona con la scusa di andare a prendere il giornale. E non sentì.

«Zia» disse il bambino.

La zia non lo ascoltava. Era molto occupata ad arrabbiarsi. Si arrabbiava con la mamma del bambino per quella faccenda e si arrabbiava con il papà perché lui aveva abbandonato il campo di battaglia.

Così, quando successe, solo il bambino lo notò.

In quella calda mattina d’agosto, l’acqua dei Fontana dei Fiumi iniziò a crescere. A salire pian piano oltre i bordi della fontana. Prima, piano, senza fare rumore. Poi, uno scroscio costante. Poi, straripò. Un’inondazione. Così improvvisa e violenta che sembrò che la statua del Fiume Nilo si coprisse apposta il capo dalla paura. Così terribile che sembrò che il Danubio e il Rio de la Plata alzassero le mani spaventati. Solo il Gange guardava la scena, serafico, con l’aria di divertirsi molto.

L’acqua inondò la piazza.

Il bambino la accolse con un grido di gioia.

La mamma gridò e cercò di correre in salvo. La zia dimenticò la discussione e si preoccupò della sua borsa che si sarebbe macchiata. Il papà, arrivato quasi alla fine della piazza, fu travolto comunque.

«Aiuto!»

«I miei vestiti!»

«La mia borsa!»

Anche tutti gli altri, passanti e turisti, urlarono spaventati.

«Cosa succede?»

«Fermatela!»

«Fate qualcosa!»

«Scappate!»

«Ma no» disse infine una vecchia signora, tranquilla. «L’acqua si è stancata di stare nella fontana e voleva esplorare.»

E infatti l’acqua pian piano si ritirò, senza fare del male a nessuno, neanche alla borsa della zia.

Mamma, papà, zia e bambino si erano avvicinati per cercarsi in quel parapiglia e, quando l’acqua sparì, erano l’uno accanto all’altra.

«Che cosa bizzarra, vero?» domandò il papà al bambino.

Il bambino disse di sì.

«Andiamo a casa» disse la mamma a entrambi.

Entrambi dissero di sì.