L’isola maledetta

Avventura
Giallo
Mistero

Un giovane Stevenson, un’isola misteriosa, e l’avventura che ha ispirato un classico immortale.

Ispirato da un episodio della vita del giovane Robert Louis Stevenson, Fabrizio Silei inventa una storia tutta nuova sul genere narrativo che tanto ha appassionato lo scrittore britannico: l’avventura. In questo racconto il giovane Stevenson, realmente cagionevole, è alle prese con una nuova avventura che ha qualche elemento in comune al classico L’isola del tesoro del 1883: Jim, il figlio di un locandiere, vive un’incredibile viaggio alla ricerca del ricco bottino che il pirata Long John Silver ha nascosto su un’isola segreta. Silei si è divertito a lasciare traccia nel suo racconto di una serie di indizi che fanno riferimento al classico scritto da Robert Louis Stevenson… Ma non svela tutti gli indizi: per scoprire i riferimenti presenti ne L‘isola maledetta, ragazzi e ragazze sono invitati a leggere L’isola del tesoro.

  • Un racconto ispirato alla vera infanzia di Robert Louis Stevenson, che rilegge con sensibilità narrativa le origini del suo immaginario.
  • Un romanzo d’avventura e formazione che stimola la curiosità per la letteratura, la scienza e la biografia degli autori classici, perfetto per lettrici e lettori 10+.

Nella stessa collana (Le Orme, Erickson): Un pezzo alla volta di Annalisa Strada, La sorella crudele di Cristina Brambilla, L’uomo geometrico di Guido Sgardoli.

Editore: Erickson
Target: 8-10
Anno: 2024
L'autore
Fabrizio Silei

Fabrizio Silei, nato a Firenze nel 1967, ha dedicato molti anni al lavoro di sociologo in vari istituti di ricerca, concentrandosi in particolare su tematiche legate all'identità e alla memoria. Oltre ad essere grafico e autore di manifesti e storie illustrate, nel 2007 ha ricevuto il Premio speciale per la sperimentazione iconica e la ricerca espressiva al Premio internazionale di illustrazione Stepan Zavrel per le sue illustrazioni in carta. Il suo romanzo per ragazzi, Alice e i Nibelunghi (Salani, 2008), è stato l’unico libro italiano finalista al Premio Unicef per la letteratura sui diritti dell’uomo e del bambino. Nel 2014, ha vinto il Premio Andersen come miglior scrittore.

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