La notte in cui ho ucciso Kurt Cobain

Definire se stessi è anche perdere qualcosa.

 

Italia, 1994. Frances, 17 anni, capelli corti blu, custodisce una fiamma che non vuole tradire: è la passione per le parole, la musica, i luoghi di limite e le fotografie che scatta per raccontare questa storia – tramite quello che si vede, ma soprattutto quello che non si vede. È innamorata di Kurt Cobain, il leader del suo gruppo preferito, i Nirvana. O, forse, è innamorata di entrambi i componenti della sua band grunge: Zippo e Liam. È lui a scoprire che ai primi di marzo il loro mito verrà in Italia a trovare sua moglie Courtney Love. Il momento perfetto per incontrarlo non nella distanza di un palco nei concerti affollati, ma vis-à-vis, potergli stringere la mano, parlare, magari consegnare una lettera. Liam propone così a Frances e Zippo di partire per Roma. Non proprio scappare di casa, più una specie di licenza dalle loro vite di provincia. Il viaggio sarà avventura: tra autostop, promesse pericolose, centri sociali occupati e incontri con personaggi epici, riusciranno a raggiungere in tempo l’Hotel Excelsior dove KC alloggia. È il 3 marzo 1994. Frances gli lascia in regalo due bottiglie di champagne. Le stesse che saranno la causa del coma in cui Cobain finisce quella stessa notte, presagio della tragica morte avvenuta un mese dopo.

  • L’ambientazione anni 90 con un taglio specifico sul Grunge, per rivivere l’ultima adolescenza del Novecento, farsi ispirare dalla sua poesia e accorgersi che il desiderio che muove i ragazzi nel tempo è un dialogo e una lotta coi propri miti – da Il giovane Holden a Trainspotting a Jack Frusciante è uscito dal gruppo.
  • Non dare per scontato il nostro rapporto con le immagini. Ogni scena è giocata nell’equilibrio tra ciò che si vede e ciò che resta dietro le fotografie di quel momento.
  • Due ragazzi e una ragazza coi loro corpi: la forza e l’ambiguità dell’amore e dell’amicizia nell’adolescenza.
  • La passione per un mito, un idolo, un eroe con tutto il fascino maledetto di Kurt Cobain, può dare il coraggio di seguire la propria avventura 
  • La forza del linguaggio. Come in un diario o un album personale, ogni evento viene raccontato in tre modi: la narrazione dei fatti, la fotografia con ciò che non si vede, e una poesia/canzone scritta dalla protagonista.
GENERE Realistic Fiction, Formazione, Romance
TARGET 14+
FIRST PUBLISHER Il Castoro, 2024